Chiururgia e Implantologia

Per piccola chirurgia orale si intendono tutte quelle terapie chirurgiche limitate al cavo orale e che sono compatibili con la struttura ambulatoriale:
Estrazioni dentarie (denti e radici)
Nel nostro studio effettuiamo tutti i tipi di estrazioni dentarie e di radici ponendo particolare attenzione alle problematiche dolorose con uso di anestetici sia spray che iniettati, dopo verifica delle eventuali intolleranze.
Estrazione di denti del giudizio complessi
Nei tempi moderni, per cause legate allo sviluppo filogenetico del genere umano, sono poche le persone che possiedono lo spazio sufficiente per accogliere i denti del giudizio, definiti anche terzi molari o ottavi (che erompono di solito fra i 17 e 21 anni). In circa 9 persone su 10, almeno un dente del giudizio rimane coperto parzialmente o totalmente dalla gengiva e non trova quindi il suo spazio nel cavo orale, e può andare ad intaccare la corretta posizione e la salute degli altri denti o della bocca perché causa di ripetute infezioni.
Interventi di esposizione o avulsione di denti insclusi
Estrazione di terzo molare in inclusione ossea parziale o totale: è una procedura chirurgica che comporta l’esecuzione di lembo mucogengivale, osteotomia e/o odontotomia e sutura, finalizzata all’avulsione dalla sede alveolare di un terzo molare parzialmente o totalmente incluso nel tessuto osseo.
Germectomia: è una procedura chirurgica che comporta l’esecuzione di lembo mucogengivale, osteotomia, odontotomia e sutura, finalizzata all’asportazione del germe e relativi tessuti pericoronarici di un terzo molare.
Esposizione chirurgica di dente incluso a scopo ortodontico : è una procedura chirurgica finalizzata all’esposizione di una porzione coronale di elemento dentario incluso ed al posizionamento intraoperatorio di un ancoraggio ortodontico.
Incisione di ascessi
Gli ascessi dentali sono una raccolta circoscritta di pus in una cavità formatasi per distruzione di tessuti, delimitata da una membrana. In caso di presenza di un ascesso la gengiva si presenta arrossata e dolente alla pressione, la guancia si presenta spesso gonfia,il dente può presentare mobilità e si accusano dolori alla pressione masticatoria. Alcune volte si può avere la presenza di una fistola sulla gengiva , ovvero di uno sbocco all’esterno del processo infettivo da cui fuoriesce il materiale purulento. Uno degli interventi di piccola chirurgia orale eseguiti nel nostro studio è l’ incisione degli ascessi dentali, la loro pulizia e sterilizzazione. Il risulato è di ridurre il gonfiore ed il dolore in tempi rapidi. È possibile affiancare una terapia antibiotica per bocca o parenterale (intramuscolo) nei casi di ascessi più gravi.
Estrazione di cisti
La cisti è un sacco membranoso contenente liquido, sostanza molle e gas.
Esistono varie tipi di cisti:
  • cisti dentarie: formazioni cistiche che interessano un dente o i suoi tessuti di sostegno e possono determinarsi per errori di sviluppo dei tessuti deputati all’odontogenesi o per stimolo infiammatorio.
  • cisti follicolari: formazioni cistiche caratterizzate dalla presenza di un dente la cui corona è contenuta nella cavità cistica mentre la radice ne è al di fuori ed in rapporto con l’osso circostante.
  • cisti radicolari: sono cisti di origine infiammatoria che compaiono a livello della radice e sono originate da processi granulomatosi
  • cisti residue: cisti radicolari isolate nel contesto osseo che residuano all’avulsione del dente con il quale erano in rapporto.
  • cisti traumatiche: conseguenti ad un trauma o ferita.
Apicectomia
Per apicectomia si intende l’eliminazione chirurgica dell’apice del dente e della sua infezione apicale e la chiusura (otturazione retrograda) del canale aperto. Questo intervento é indicato in presenza di un granuloma, di un canale non pervio (non raggiungibile dagli strumenti canalari) e in quei casi in cui c’è ostruzione del canale naturale o artificiale (uno strumento canalare o un perno non rimovibile). Le apicectomie dei mono radicolati (incisivi e canini superiori o inferiori) sono le più semplici; una maggiore difficoltà presentano invece quelle sui molari, difficoltosa per il numero di canali (tre nei superiori e due negli inferiori) e sopratutto per la difficoltà di visualizzare il campo operativo.
Gengivectomia
La gengivectomia è l’escissione chirurgica della gengiva a livello dell’attacco per la creazione di una nuova gengiva marginale, che consiste nell’asportazione della parete molle della tasca gengivale per ottenere la guarigione del processo infiammatorio e un nuovo attacco epiteliale sul dente. Può essere completata con la gengivoplastica. Di fatto nei più gravi casi di perdita gengivale è possibile ridare al dente la gengiva aderente persa ricorrendo ad una specie di trapianto ovvero un innesto di gengiva prelevata dal palato.
Frenulectomia
Con il termine frenulectomia s’intende il riposizionamento o la rimozione chirurgica del frenulo. Questo intervento si esegue per facilitare la stabilità delle posizioni dentali una volta chiuso un diastema incisivo (cioè uno spazio interdentale eccessivo, non prodotto dalla caduta o dall’estrazione di un dente), se è presente un frenulo “tetto-labiale”, o per alleviare la trazione esercitata verso il basso sulla lingua da un frenulo corto linguale. Quando il frenulo ha inserzione ampia ed è a composizione prevalentemente muscolare può essere indicata la frenulectomia; l’intervento si esegue in anestesia locale ed è necessaria una piccola sutura.
Innesti di osso sintetico
L’osso sintetico artificiale è l’HTR polimero che induce la crescita di nuovo osso. Gli innesti di osso sintetico si applicano là dove si vogliano riparare difetti parodontali e ossei, quando si desideri favorire un mantenimento di tessuto osseo, ed in quelle situazioni in cui si operi per ottenere un rialzo di cresta.
 
 
Implantologia
Per Implantologia si intende quella branca della medicina odontoiatrica che si occupa della sostituzione dei denti naturali mancanti mediante inserimento nell’osso di impianti in titanio, sui quali, avvenuta l’osteointegrazione (cioè la crescita di osso a stretto contatto con la superficie impiantare) vengono inseriti i nuovi denti artificiali.
Gli impianti dentali, quindi, sono “radici artificiali” in titanio che vengono posizionate nell’osso mascellare o mandibolare per sostituire le radici degli elementi dentali mancanti. Condizione necessaria per l’inserimento di un impianto è la presenza di un’adeguata quantità di osso che si può determinare con le tradizionali indagini radiografiche (radiografie endoralí, ortopantomografia) e con la tomografia computerizzata (TAC), che fornisce la rappresentazione precisa e tridimensionale della porzione di osso in esame.
 
Condizioni da valutare prima dell’impianto:
1. Il paziente non deve essere affetto da parodontopatia.
2. Un altro fattore importante da considerare è il fumo. Recentemente sono state pubblicate ricerche cliniche che dimostrano come il fumo abbia un effetto negativo a livello parodontale ed implantare abbassando la percentuale di successo dal 98% all’ 80% a 5 anni secondo i dati forniti dalle più recenti ricerche).
3. Altra condizione rilevante è che il paziente non sia affetto da patologie sistemiche (malattie che coinvolgono tutto l’organismo quali il diabete, malattie dei sangue etc.).
4. Infine, si ritiene idoneo all’implantologia esclusivamente il paziente in grado di mantenere una scrupolosa igiene orale domiciliare.
Non esiste la possibilità di rigetto, perché il titanio è un materiale assolutamente biocompatibile in quanto del tutto inerte dal punto di vista biologico, ma esiste, invece, la possibilità di “fallimento impiantare” che può verificarsi immediatamente oppure a medio-lungo termine.
Il fallimento immediato (mancata osteointegrazione prima della fase protesica) è un’evenienza estremamenten rara: dalla nostra esperienza e dai dati pubblicati in letteratura gli insuccessì immediati rappresentano l’ 1% – 2% dei casi.
Il fallimento a medio-lungo termine è invece causato da un non corretto mantenimento dell’impianto: è pertanto fondamentale che il paziente si sottoponga a controlli periodici e che curi scrupolosamente la propria igiene orale.
Durante la fase di mantenimento parodontale ed implantare che si articola in alcuni richiami nell’arco dell’anno, il paziente oltre alle normali procedure, di igiene professionale verrà sottoposto ad uno scrupoloso controllo clinico degli impianti ed una volta all’anno, ad un controllo radiografico.
 
Vantaggi di una protesi su impianti
Nel caso della sostituzione di uno o pochi elementi dentali, i principali vantaggi rispetto ad un ponte tradizionale sono:
  • il mantenimento dell’integrità dei denti vicino allo spazio dove mancano i denti stessi;
  • il mantenimento dell’osso alveolare in corrispondenza degli elementi sostituiti da impianti, che andrebbe altrimenti incontro a riassorbimento. L’impianto, infatti, stimola e preserva l’osso come fa la radice del dente naturale;
  • il ripristino della capacità masticatoria, che diventa uguale a quella dei denti naturali, con conseguenti benefici nutrizionali e digestivi;
  • il mantenimento delle normali funzioni muscolari facciali, con recupero di un aspetto più giovanile e naturale dei viso;
  • l’arresto del processo di riassorbimento dell’osso mandibolare o mascellare conseguente alla perdita dei denti ed all’eventuale uso di protesi mobili;
  • la scomparsa di infiammazioni gengivali e di dolore correlato all’instabilità delle protesi;
  • la riconquista della fiducia in se stessi, della sicurezza nel parlare e nel sorridere.
I vantaggi a cui andrete incontro vi permetteranno di migliorare la qualità di vita, l’aspetto estetico ed in senso lato la vostra salute generale.
 

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